L’attaccante del Real: ‘non sono casi isolati’. In Spagna quattro arresti per il manichino impiccato
L’attaccante brasiliano del Real Madrid Vinicius Junior ha pubblicato sulla sua pagina Instagram la denuncia degli insulti razzisti ricevuti negli stadi spagnoli, in un post che contiene una ‘collage’ di tutto ciò che ha dovuto subire nell’ultima stagione.
“Ogni giornata fuori casa è una spiacevole sorpresa. E ce ne sono state tante in questa stagione. Auguri di morte, un fantoccio impiccato, urla criminali. Tutto registrato. Ma il discorso cade su ‘casi isolati’, si tratta di ‘un tifoso’. No, non sono casi isolati. Sono episodi continui in diverse città spagnole – scrive Vinicius – Le prove sono in questo video. Ora chiedo: quanti di questi razzisti avevano avuto i loro nomi e le loro foto pubblicati in rete? Rispondo io per semplificare: zero. Nessuno, nemmeno per raccontare una storia triste o per porgere finte scuse pubbliche. Cos’altro serve per incriminare queste persone? E punire i club a livello sportivo? Il problema è gravissimo e i comunicati non funzionano più”. Nemmeno incolpare me per giustificare atti criminali. Non è calcio, è inumano”, conclude Vinicius Junior.
In Spagna intanto quattro persone sono state arrestate nell’ambito delle indagini sul ritrovamento a fine gennaio, a Madrid, di un manichino impiccato che indossava la maglia di Vinicius, ha riferito la polizia. Questi arresti arrivano due giorni dopo nuovi insulti razzisti lanciati contro il giocatore brasiliano durante una partita del campionato di calcio spagnolo, che hanno suscitato un’ondata di indignazione nel Paese e all’estero.
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