La prima volta del Marocco in semifinale

La prima volta del Marocco in semifinale

Marocco – Francia: una semifinale tra calcio e politica

L’inedita semifinale quella tra Marocco e Francia si giocherà stasera alle 20. Una partita che si annuncia da record di spettattori non solo sugli spalti ma anche sintonizzati da ogni parte del mondo. Per la prima volta nella sua storia il Marocco giocherà una semifinale dei Mondiali con l’entusiasmo di chi sa che sta per compiere un’impresa storica. Marocchino di madre francese l’allenatore dei Leoni dell’Atlas è pronto alla sfida contro i i Blues che per bocca del loro allenatore non si sarebbero mai aspettati in finale la nazionale marocchina. ”Il Marocco – ha detto Deschamps- merita tutto il nostro rispetto. Forse non faceva parte delle squadre che ci aspettavamo così avanti, ma li prenderemo molto sul serio”.

Marocco – Francia: partita anche politica e culturale

Marocco – Francia è una sfida che affonda le radici nella storia dei due paesi:

”A Doha la nazionale marocchina ha appuntamento non solo con la storia del calcio, essendo la prima squadra di una nazione africana o araba a raggiungere i semifinalisti ai campionati mondiali di calcio, ma la sua viene vista anche una ‘missionè politica e culturale dalla valenza fortemente simbolica. Come sottolinea la stampa d’Oltralpe, “una storia come piacciono a noi, insomma, quando Pollicino, spinto da un intero continente, si confronta con l’orco della competizione”.

 

L’allenatore del Marocco: la partita con la Francia “deve essere una festa” e “non ci devono essere incidenti”.

Walid Regragui il Ct del Marocco invita i tifosi a mantenere la calma:

“Il calcio è un modo per unire le persone, per lanciare messaggi positivi, penso che in Francia debba essere una festa”, ha aggiunto il tecnico in conferenza stampa sottolineando che “per i marocchini cresciuti in Francia, gli africani, deve essere una festa, è solo calcio, che si vinca o si perda, eccessi come quelli accaduti in Belgio non devono avvenire. Vinca il migliore. Se non passiamo, ci congratuleremo con i francesi. Se passiamo sono sicuro che si congratuleranno con noi”.