Sebastian Montoya un’altro figlio d’arte in pista
Dopo Mick Schumacher ora tocca a Sebastian Montoya
Di nome fa Sebastián, per amici e familiari “Sebas”, di cognome fa Montoya basta questo per capire che un nuovo figlio d’arte è pronto a scendere in pista. Da quest’anno la Formula 3 avrà tra le sue fila il diciasettenne figlio del grande pilota di Formula 1 Juan Pablo Montoya. Il giovane colombiano sarà un nuovo pilota per il team Hitech in Formula 3. 18 anni ancora da compiere Sebastian Montoya è pronto a dare battaglia in pista. Dopo Mick Schumacher un altro figlio d’arte va ai box di partenza con il sogno nel cuore di bissare i successi paterni.
Di Montoya in Montoya
Juan Pablo Montoya campione delle quattro ruote, debuttò in Formula 1 nel 2001 con la Williams nel 2001. In quell’anno di lui si ricorda uno spavaldo sorpasso a Michael Schumacher durante il Gran Premio del Brasile. Le cronache di quell’anno lo ricordano anche per un incidente durante il doppiaggio di Jos Verstappen , marito di Sophie Kumpen e padre dell’attuale campione del mondo Max. Gli anni successivi regalarono al pilota colombiano più di una soddisfazione diverse pole position e numerosi podi. Dalla Williams Montoya passò alla McLaren.
Il 9 settembre del 2004, durante le prove libere a Monza, Montoya realizzò il giro più veloce nella storia della F1 (in termini di velocità media) segnando 1.19.525 (record della pista) alla media di 262,220 km/h. Con questo primato Montoya batté il record quasi ventennale di Keke Rosberg a Silverstone nel 1985 a 259,005 km/h con una Williams FW07. Il record di Montoya resistette fino al 1º settembre 2018 quando Kimi Räikkönen, sempre a Monza, fermando il cronometro a 1:19.119 ottenne pole position, record della pista e record del giro più veloce nella storia della F1 con 263,588 km/h di media. Due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, di tre 24 Ore di Daytona, di 7 Gran Premi di Formula 1, di una Race of Champions e del campionato IMSA oggi il campione, classe 1975, vede il figlio Sebastian percorrere le sue orme.