La maglia del Napoli tra i ghiacci dell’Antartide

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La maglia del Napoli tra i ghiacci dell’Antartide

L’omaggio ai Campioni d’ Italia

La maglia del Napoli campione d’Italia per la stagione 2022/2023 tra i ghiacci dell’Antartide. L’istantanea è stata postata da uno dei tecnici (l’architetto stabiese Antonio Amoruso)  che partecipano alla spedizione italiana in Antartide.  Missione, gestita da Cnr, ENEA e OGS, nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), coinvolge circa 130 tra ricercatori e tecnici con il supporto del personale delle Forze Armate

Un colpo di colore l’azzurro Napoli in una distesa di bianco li dove insiste la Mario Zucchelli Station.

Antartide: inizia la 39a spedizione italiana

Una passione senza confini quella per il club azzurro, alle prese con la nomina ieri del nuovo allenatore Walter Mazzarri, e l’esonero del francese Rudi Garcia.

 

”La 39a spedizione scientifica italiana in Antartide con l’apertura della base “Mario Zucchelli” sul promontorio di Baia Terra Nova – si legge nella nota stampa  dell’Enea durerà oltre 4 mesi e vedrà il coinvolgimento di circa 130 tra ricercatori e tecnici impegnati in 31 progetti di ricerca su scienze dell’atmosfera, geologia, paleoclima, biologia, oceanografia e astronomia.

Le missioni italiane in Antartide, finanziate dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), sono gestite:

  • dal Cnr per il coordinamento scientifico, dall’ENEA per la pianificazione e l’organizzazione logistica delle attività presso le basi antartiche
  • dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.

Proprio oggi 15 novembre sarà aperto il campo di Little Dome C, a 35 chilometri da Concordia.

Qui proseguiranno le attività legate al progetto internazionale “Beyond Epica Oldest Ice”, finanziato dalla Commissione europea e coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr (Cnr-Isp).

Progetto a cui partecipano per l’Italia anche ENEA e Università Ca’ Foscari Venezia.

Presso il campo si svolgeranno le attività di carotaggio del ghiaccio.

Attività attraverso cui il team di ricerca ricaverà dati sull’evoluzione delle temperature e sulla composizione dell’atmosfera, tornando indietro nel tempo di 1 milione e mezzo di anni”