7 Marzo: Buon Compleanno Monopoli

7 Marzo: Buon Compleanno Monopoli

90 anni fa nasceva il gioco da tavolo più amato di sempre

Era il 7 Marzo del 1933 quando il Monopoli irruppe sulla scena dei giochi da tavolo. Più moderno che mai il gioco continua ancora oggi ad essere un grande classico dei pomeriggi e delle serate spensierate. Creato da Elizabeth Magie all’inizio del XX secolo, la versione che conosciamo noi è quella di Charles Darrow pubblicata dalla Parker Brothers. Il Monpoli in  Italia fu pubblicato, a partire dal 1936, col nome “Monòpoli” dalla Editrice Giochi.

Monopoli un gioco da Guinnes

Il gioco concesso in licenza in più di cento Paesi e tradotto in  quasi quaranta lingue, secondo un report della Hasbro dalla sua prima edizione,’‘ è stato giocato da circa 750 milioni di persone”.

Da Paro Vittoria a Viale Augusto: le strade italiane del Monopoli

Fu Emilio Ceretti , conosciuto come Mimì Ceretti, giornalista e critico a dare i nomi alle strade del Monopoli. La storia andò come raccontato dal figlio Giulio così:

”Ceretti era anche un funzionario e consigliere di Arnoldo Mondadori. E così quando Arnoldo ricevette dagli Usa una lettera con la proposta di acquistare i diritti di un gioco molto in voga negli Stati Uniti girò la proposta a Ceretti. Lui, Mondadori si riteneva un editore di libri, non un venditore di giochi e quindi toccò a Emilio Ceretti, insieme ad un paio di amici, fondare la Editrice Giochi e contattare gli americani della Parker Brothers per lanciare la versione italiana”.

L’edizione italiana riportò  toponimi ideati da Emilio Ceretti, che prese liberamente spunto dalla toponomastica di Milano (dove viveva e sede della casa produttrice del gioco).

Esistono infatti ancor oggi a Milano: viale Gran Sasso,  viale Monte Rosa, via Verdi, via Raffaello, via Marco Polo, Corso Magellano, Stazione Ferrovie Nord,  viale Traiano, largo Augusto e via dei Giardini.

Parco della Vittoria, il “terreno” più ambito dai giocatori di Monopoli (in coppia con via dei Giardini) .

Il nome è a differenza degli altri una traduzione adattata dal nome inglese Boardwalk, non si riferisce ad alcun luogo reale.