Quella volta che il Cagliari con Riva espugnò San Siro

rombo di tuono

Quella volta che il Cagliari fece tremare San Siro

Il 25 Ottobre 1970, il Cagliari campione d’Italia espugna San Siro

C’era una volta il grande Cagliari quello che vinceva gli scudetti e che nella rosa dei suoi giocatori aveva come attaccante Gigi Riva e il brasiliano Nenè. C’era una volta il Cagliari che senza paura dominava la serie A e rendeva la vita impossibile agli avversari. Era il 25 Ottobre del 1970 quando la squadra del presidente Efisio Corrias allenata da Manlio Scopigno, l’allenatore filosofo, fece tremare San Siro. In un soleggiato pomeriggio di fine ottobre allo stadio San Siro di Milano il Cagliari neo campione d’Italia scende in campo contro l’Inter. Ad arbitrare l’incontro un fischietto d’eccezione il siciliano Lo Bello. L’Inter scende in campo sicura di se anche se il Cagliari, reduce dal primo scudetto, aveva iniziato il campionato col piede giusto ed era in testa alla classifica. Quella domenica Gigi Riva è in forma strepitosa, un pò meno per l’Inter Sandro Mazzola. In un San Siro incredulo il Cagliari batte l’Inter per 3 a 1 . Per gli isolani segnano Riva con una doppietta e Domenghini. E’ invece di Mazzola il gol  nerazzurro. Una partita strepitosa al termine della quale Gianni Brera creò per Riva il soprannome “Rombo di Tuono”.

 

Gianni Brera e il Cagliari degli anni 70

Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo del XX secolo, che nel racconto del calcio degli anni 70 introdusse tanti neologismi, passati poi alla storia , scrisse tanto del Cagliari degli anni 70. Per Gigi Riva coniò un soprannome d’eccezione come Rombo di Tuono. Per il Cagliari che vinse lo scudetto nella stagione 1969- 1970 scrisse:

”Lo scudetto del Cagliari rappresentò il vero ingresso della Sardegna in Italia. Fu l’evento che sancì l’inserimento definitivo della Sardegna nella storia del costume italiano. La Sardegna aveva bisogno di una grande affermazione e l’ha avuta con il calcio, battendo gli squadroni di Milano e Torino, tradizionalmente le capitali del football italiano. Lo scudetto ha permesso alla Sardegna di liberarsi da antichi complessi di inferiorità ed è stata un’impresa positiva, un evento gioioso”.

 

 

Dallo scudetto alla Serie B

Oggi la squadra allenata da Fabio Liverani milita nella seconda divisione del Campionato di Calcio Italiano, la serie B. Dalla fine degli anni settanta fino agli anni duemila del nuovo millennio ha attraversato stagioni di declino e di rinascita alternando in panchina e in campo allenatori e giocatori di tutto rispetto come Reja, Zola, Ventura, Conti, Cossu, Borriello, Solo per citarne alcuni. In questo inizio di stagione la squadra isolana fatica e non poco a reggere il confronto con le altre squadre. Sembrano lontani gli anni delle coppe e dello scudetto. A pensarlo sono soprattutto i tifosi.